Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo I fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da sbaragliare tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici.
(Thoreau - 1854)
Queste parole sono famose, citate nel film "L'attimo fuggente" e tutto ciò che è noto ci sembra forse un pò banale. Eppure sprigionano una comunicatività immensa... le trovo da una parte così attuali, nel bisogno di riotrovare una vitalità perduta nel progresso e nell'industrializzazione, e allo stesso tempo di un eroismo così fuori epoca per noi.
La cosa pazzesca è che queste non sono solo belle parole. Thoreau visse per due anni in un bosco, in una casa di legno costruita da lui stesso.
Succhiare il midollo della vita. E' un concetto così inflazionato! Tutti sentenziano di voler vivere fino in fondo. Ma ogni ora davanti alla televisione, o in coda nel traffico, o a scrivere cazzate su facebook, questo sarebbe la vita assaporata fino in fondo? Tutti vogliono vivere da leoni, eppure mai ne siamo stati così lontani, e forse mai come adesso ne avremmo bisogno.
Mà
RispondiEliminaancora non ho niente di geniale da scrivere qua, mi dispiace
ma un commento ci voleva e in quanto lettore fisso di questo blog, invece di succhiare il midollo della vita, sono qui
è bello comunque poter dire certe cose e dire di voler vivere in una certa maniera
in un certo qual modo ti fa sembrare che anche solo a parlarne possa essere sempre più una prospettiva concreta e vicina
poi tra dire e fare, beh, lo sai